Credo che il testo non sia mai stato tradotto in italiano. Lo si legge in un inglese non difficile. Si tratta del libro “the far country” di Paul Twitchell. Adoro cercare libri fuori catalogo. Questo parlava del regno celeste, il paese lontano, denominato Brahmaloka, abitato da filosofi. Tutte le creature che non sono illuminati o non hanno raggiunto il Nirvana, fra questi i filosofi, ricevono dal Creatore un dono. Il creatore lo possiamo chiamare amore, dio, forza universale, ma il dono è il medesimo. Si tratta dell’Immaginazione. L’immaginazione originariamente riunita in un unica forma, con la creazione si frantuma in un numero infinito di schegge, che riflettono l’origine divina. Per questo è come ricevessimo in dono una frazione dell’immaginazione universale, della forza universale. La fonte di questo dono cerca costantemente di radunare a sè queste schegge e noi, che ne possediamo una, cerchiamo di utilizzarla. Talvolta per scopi egoistici, talaltra per provare a ricongiungerci al divino. Mi è parso stupendo questo modo di vedere l’immaginazione umana, il libero arbitrio, il lungo cammino di ciascuno verso l’illuminazione o ricongiungimento al divino. Non avevo mai pensato a queste cose in questi termini. Cercherò d’ora in poi di allungare il passo verso questo paese lontano evitando di usare quella scheggia per specchiarmi e creare un Dio fatto a mia immagine.

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